Rozenbroek

Icona tessuti organici e biologici
Tessuti organici
Certificazione GOTS sostenibilità e abbigliamento
Certificazione GOTS
Icona energie rinnovabili e sostenibili
Energie rinnovabili
Sede: Londra, Regno Unito
Dove comprare: e-commerce
per chi: Donna, Uomo
che cosa: Abbigliamento, Accessori, Intimo

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Money, Fashion, Power:
parliamo dei temi della Fashion Revolution Week 2022 con Jade Rozenbroek, fondatrice dell’omonimo brand Rozenbroek

In occasione della Fashion Revolution Week 2022 abbiamo parlato con i rappresentanti di alcuni brand sostenibili inseriti nella nostra directory per riflettere insieme sui temi portanti di questa edizione – Money, Fashion, Power – e su come le interazioni tra queste variabili influiscano sul sistema moda. Ne è nato un articolo che raccoglie una pluralità di voci, tra cui quella di Jade, fondatrice di Rozenbroek. Jade, prima di fondare il suo brand, ha lavorato come designer nel settore della moda di lusso maschile, avendo modo di vedere da vicino tutte le logiche non sostenibili che vi stanno alla base. Da qui la necessità di creare un brand che rappresentasse un’alternativa sotto numerosi punti di vista, dai materiali al packaging, dal consumo di energia alle condizioni di lavoro.

Avete il potere di indirizzare il Fashion System verso la strada della sostenibilità: come trasmettete ai consumatori il valore dei capi sostenibili ed etici?
Ogni volta che inviamo un ordine, alleghiamo anche tutte le informazioni necessarie per prendersi cura del capo acquistato, in modo da ridurre il più possibile la sua impronta ecologica e allungarne la vita. Ci sono tante piccole cose che possiamo fare per aiutare il pianeta, dal lavare i capi a 30 °C al farli asciugare all’aria aperta. Sui capi offriamo anche una garanzia che permette di ripararli o riciclarli per assicurarne la più lunga longevità possibile.

Timeless staples over trends: come definisci l’estetica del tuo brand? Quality over quantity: quali materiali caratterizzano le tue collezioni?
Consideriamo i nostri capi come “essenziali in un guardaroba”. Invece di realizzare una nuova collezione ogni stagione, aggiungiamo nel tempo alcuni prodotti alla nostra collezione basandoci sulle richieste del mercato. Non crediamo nel produrre capi d’alta moda sostenibili che vengono però poi gettati via rapidamente: realizziamo capi fatti per sopravvivere al passare del tempo e per durare. La maggior parte dei nostri abiti poi sono fatti in cotone o bamboo organici.

I cartellini dei prezzi non trasmettono il reale valore del bene: quanto influisce la produzione? Quanto incidono i costi sociali e ambientali? Nel settore moda tradizionale, ancora troppo poco. Incidono di più i costi legati all’immagine e al posizionamento del brand e la quota destinata agli utili. Come si compongono invece i tuoi prezzi, in quanto business sostenibile ed etico? Una parte dei guadagni viene reinvestito in progetti virtuosi?
Abbiamo creato un nostro stabilimento produttivo in modo da poter assicurare equi salari e buone condizioni di lavoro. Rinunciare agli intermediari per noi ha significato poter offrire ai nostri clienti prodotti realizzati con materiali sostenibili, fatti in Inghilterra e a un prezzo giusto. La nostra fabbrica funziona ad energia solare e abbiamo un piccolo team di lavoro tutto al femminile, che osserva uno ad uno i capi prodotti, invece di effettuare controlli su larga scala. Utilizziamo anche i piccoli avanzi di stoffa e ricicliamo gli scarti. Tutta la nostra supply chain è stata ripensata da zero per poter realizzare prodotti sostenibili nel miglior modo possibile.

Scegliere di mantenere la propria impronta ecologica il più bassa possibile: come ci riuscite?
Proprio così: producendo nella nostra fabbrica, ordinando tessuti e materiali a livello il più possibile locale e sfruttando l’energia solare.

Jade, abbiamo letto che hai lavorato per grandi brand di moda da Versace, a Burberry a Marc Jacobs: questo ti ha portato a farti delle domande sull’impatto del settore moda sull’ambiente e la mancanza nel mercato di scelte sostenibili per il consumatore consapevole, ci racconti di più su questa tua esperienza?
Quando lavoravo nel settore della moda di lusso era ancora molto difficile effettuare una transizione verso prodotti sostenibili, perché sul mercato non erano presenti tecnologie o fornitori adeguati. Ho lasciato quel settore proprio per cercare la migliore opzione alternativa ed è così che è nato Rozenbroek. Da allora sono nati molti altri brand di moda sostenibile e di conseguenza sono evoluti anche i tessuti e le tecniche di finitura. Abbiamo fatto molti passi avanti in pochissimo tempo, ma c’è ancora molto da fare.

Vuoi sottolineare altri aspetti?
Cerchiamo di utilizzare tutti i piccoli scarti di tessuto che normalmente verrebbero buttati via. Tutte le nostre tote bag e i nostri reggiseni zero-waste testimoniano come lavoriamo nella nostra fabbrica e come ci impegniamo seriamente per ridurre i rifiuti.

Ultimo aggiornamento: .
13 Aprile 2022

Sustainable News

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