Moda e sostenibilità:

10 punti chiave da raggiungere nel manifesto della Fashion Revolution Week

Come ogni anno torna l’appuntamento con la Fashion Revolution Week, una settimana che invita tutti i consumatori a riflettere sulle logiche e i valori alla base del sistema moda. Per il decennale del movimento, il focus viene posto sui 10 punti del suo manifesto: ripercorriamoli insieme per capire come coniugare maggiormente moda e sostenibilità, anche attraverso la scelta dei brand etici che ti proponiamo all’interno della nostra directory.

combattere per un sistema moda sostenibile

A 10 anni dall’incidente di Rana Plaza, il movimento della Fashion Revolution Week mette in evidenza i 10 punti del proprio manifesto, invitando a un’azione globale che possa produrre un profondo cambiamento del sistema e portare alla nascita di un reale connubio tra moda e sostenibilità.

È questa “celebrazione della vita” che, in modi e forme diverse, noi di Sustainable Gate ricerchiamo in ogni brand che inseriamo nella nostra directory. Alcuni esempi? Li trovi di seguito, ma – sempre con un attento occhio di riguardo ad evitare acquisti non necessari o superflui – qualsiasi cosa tu stia cercando, puoi essere certo che tutti i brand inseriti nella nostra directory rispettino ed aiutino a rendere realtà i punti del manifesto della Fashion Revolution Week.

#1 Lavoro dignitoso e libertà personale

#2 Paghe giuste

“La moda offre una paga giusta ed equa. Accresce il livello di sostentamento di chiunque lavori per l’industria, dall’azienda agricola al negozio. La moda solleva le persone dalla povertà, crea delle società prosperose e soddisfa le aspirazioni.”

Questo secondo punto del manifesto si ricollega direttamente al precedente, invitandoci a considerare come parte del sistema moda ogni suo tassello: non solo, quindi, chi cuce i nostri abiti, ma anche ad esempio chi coltiva il cotone, chi produce i bottoni o le cerniere, chi trasporta i nostri capi, chi ogni mattina apre un negozio fisico per venderli. Ecco che, se pensiamo a quante persone e quanti lavori diversi ci siano dietro ogni capo, anche il più semplice, considerare giusti prezzi ridicolmente piccoli sembra ancora più surreale. Un capo d’abbigliamento che ci costa quanto un cornetto al bar non può avere alle sue spalle paghe eque per tutti i lavoratori coinvolti nella sua catena di produzione e commercializzazione: fare i conti con questa realtà non può più essere un optional.

#3 Tante voci possono fare la differenza

“La moda dà alle persone una voce, la possibilità di parlare apertamente senza paura, di unirsi senza repressione e negoziare migliori condizioni a lavoro e nelle comunità.”

Noi di Sustainable Gate crediamo fortemente nella potenza delle singole voci: quelle dei lavoratori, che devono avere il dritto di unirsi e richiedere il rispetto dei loro diritti basilari, ma anche quelle dei consumatori, che insieme possono chiedere un cambiamento del sistema e che moda e sostenibilità vadano di pari passo. Non dimentichiamo poi le voci dei brand che uniti, prodotto dopo prodotto, possono offrire una reale alternativa al mondo del fast fashion. Il nostro progetto nasce proprio per dare voce alla richiesta di un sistema moda diverso ed etico.

#4 Il rispetto della creatività

#5 Diversity come chiave per il successo

#6 Rispetto dell’ambiente

#7 Circolarità e utilizzo consapevole

“La moda non distrugge o getta senza motivo ma ridisegna e recupera consapevolmente in modo circolare. La moda è riparata, riusata, riciclata e creata da scarti. I nostri guardaroba e le discariche non straboccano di abiti che abbiamo desiderato ma non amato, comprato ma non tenuto.”

Il primo vero dogma che ogni consumatore dovrebbe seguire è di non comprare quanto non è necessario. Secondo un report pubblicato nel 2021 dal Parlamento europeo, in Europa vengono infatti consumati ogni anno circa 26 chili di prodotti tessili a persona: rispetto agli anni ’90 c’è stato un incremento del 40%. Il sistema moda tradizionale è guidato da una logica usa e getta che, al di là dei materiali e delle tecniche produttive utilizzate, non può che risultare deleteria per il pianeta. Ridurre questo trend di overconsumption è il primo, indispensabile passo per immaginare un maggiore connubio tra moda e sostenibilità. È però altrettanto importante ridurre gli scarti del sistema moda e favorire il riciclo dei prodotti e dei materiali: all’interno della nostra directory puoi scegliere di selezionare brand che lavorino proprio con materiali riciclati o con logiche di economia circolare, ad esempio ritirando i capi usati a cui donare nuova vita. Seleziona i filtri per conoscere tanti brand che lavorano nel rispetto di questi valori!

#8 Trasparenza

“La moda è trasparente e responsabile. La moda adotta chiarezza e non si nasconde dietro la complessità né si affida a segreti commerciali per ricavarne valore. Chiunque, ovunque può scoprire come, dove, da chi e sotto quali circostanze vengono fatti i propri vestiti.”

Ecco che torniamo di nuovo alle domande simbolo del movimento della Fashion Revolution Week: Who Made My Clothes? What’s in My Clothes? Come consumatori dovremmo pretendere risposta a queste domande e imparare innanzitutto a leggere con attenzione le etichette dei capi, così come facciamo con gli ingredienti del cibo al supermercato: il prezzo può essere un primo importante indicatore delle condizioni e dei materiali con cui sono fatti i capi, ma non necessariamente. Anche tanti capi di alta moda dai prezzi esorbitanti, infatti, nascondono alle loro spalle storie di sfruttamento umano e ambientale. Impariamo allora a leggere con attenzione i materiali utilizzati per fare il capo che stiamo per acquistare, scopriamo dove è stato fatto, andiamo alla ricerca di certificazioni che possono segnalarne la reale sostenibilità. Non temiamo di indagare, fare domande e pretendere risposte chiare: la moda etica e responsabile non teme di dare risposte e, dove ci sono delle ombre, probabilmente c’è qualcosa da nascondere.

#9 Sostenibilità finanziaria, sociale e ambientale

“La moda misura il successo da più che vendite e profitti. La moda mette a pari livello crescita finanziaria, benessere umano e sostenibilità dell’ambiente.”

Il connubio tra moda e sostenibilità non va inteso solo a livello ambientale, ma anche sociale e finanziario. Una “buona moda” deve essere rispettosa dell’ambiente e delle risorse, ma deve anche essere una dignitosa fonte di sostentamento per le persone coinvolte lungo la catena del valore e deve assicurare una sostenibilità finanziaria. Questi tre elementi sono inscindibili per garantire imprese che possano essere sostenibili ed etiche e perdurare nel tempo. Vendite e profitti non devono essere l’unico obiettivo a cui tendere, ma garantire la sostenibilità d’impresa è essenziale per assicurare che sempre più prodotti di moda possano essere realizzati in modo etico e sostenibile, creando una reale alternativa alla moda tradizionale e al fast fashion.

#10 La moda celebra la vita

“La moda vive per esprimere, deliziare, riflettere, protestare, confortare, dispiacersi e condividere. La moda non soggioga, denigra, marginalizza o compromette. La moda celebra la vita.”

L’ultimo punto del manifesto della Fashion Revolution Week racchiude e sintetizza tutti i precedenti. L’emblematica conclusione “La moda celebra la vita” riassume quello che la moda dovrebbe rispettare, contribuire a proteggere e appunto, celebrare: le persone, i consumatori, i produttori, l’ambiente in cui essi vivono, l’ecosistema in cui sono inseriti, la loro storia, le loro tradizioni e la loro cultura. La moda non dovrebbe essere fonte di sfruttamento – in nessuna delle sue accezioni, ambientale ed umano – ma nemmeno di ghettizzazione, marginalizzazione, omologazione. È questa “celebrazione della vita” che, in modi e forme diverse, noi di Sustainable Gate ricerchiamo in ogni brand che inseriamo nella nostra directory. Alcuni esempi? Li trovi di seguito, ma – sempre con un attento occhio di riguardo ad evitare acquisti non necessari o superflui – qualsiasi cosa tu stia cercando, puoi essere certo che tutti i brand inseriti nella nostra directory rispettino ed aiutino a rendere realtà i punti del manifesto della Fashion Revolution Week.

Eve Cork: celebrare la natura e i materiali che ci mette a disposizione

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Materiali sostenibili: 100% sughero certificato FSC

Borse realizzate per durare nel tempo

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Produzione etica ed artigianale in Portogallo

Sostiene le aziende agricole famigliari locali

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Nessun utilizzo di sostanze chimiche nocive

Prodotti cruelty free, certificati PETA Approved

Orbasics: celebrare il valore della semplicità

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Nessuno spreco: fatti per durare a lungo!

Unisex, per passare di bambino in bambino

Cotone organico: comodo, resistente, perfetto per i più piccoli

Prodotto nel rispetto dell’ambiente e dei lavoratori

Sostenibilità a tutto tondo: dalla materia prima al packaging

Arctic Seas: celebrare la forza degli oceani

Produzioni contenute per evitare sprechi

Materiali riciclati e sempre riciclabili

Prodotto in modo etico e responsabile

Alta qualità ed estetiche pensate per durare negli anni

Riduzione del consumo di acqua nel processo produttivo

Fatto per il mare, pensando al futuro dei mari

Bhava Studio: celebrare ogni forma di vita con materiali cruelty free

Vegan & cruelty free

Resistenti e pensate per durare

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Realizzate senza l’utilizzo di sostanze nocive

Rispettose dei lavoratori

Pensate per essere comode e senza tempo

Algonatural: celebrare sostenibilità, semplicità e tradizione, con anche un negozio fisico

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Attenzione ai dettagli: nulla è lasciato al caso

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Tutti i capi proposti sono inoltre vegani e cruelty free: buoni per i consumatori, per i lavoratori che li hanno prodotti, per il pianeta e per ogni essere vivente! Oltre ai prodotti presenti in catalogo, AlgoNatural realizza infine anche capi personalizzati in cotone organico certificato GOTS e Fairwear, dimostrandosi un ottimo brand sostenibile anche per articoli aziendali e merchandising.

Nella nostra directory trovi numerosi altri brand che propongono prodotti in grado di coniugare moda e sostenibilità, concretizzando i 10 punti del manifesto della Fashion Revolution Week. Anche tu, con le tue scelte, puoi contribuire a trasformare questi 10 obiettivi in realtà!

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